mercoledì 12 novembre 2008

Pillole di marketing: comunicaizone digitale e investimenti strategici nelle Pmi italiane

Mentre scrivo: ho visto questa informazione [la slide in spese per ricerca e sviluppo paesi OSCE] nel blog di Andrea Andreutti che insersco.

Si parla sempre più e con interesse dell'ultimo fourm Iab e tra le molte interessanti "chicche" ci sono quelle di Andrea Andreutti di Maurizio Goetz , il post di Nereo e tutto quello che è stato reso disponibile dallo Iab 08
Si discute nello specifico della capacita dei professionisti del settore di sapere sviluppare progetti competitivi a livello globale e non come attualmente spesso succede in Italia "artigianali".
Si discute di come siano diminuite le barriere all'ingeresso e (come da manuale) di come si sia creata una più "difficile" competizione per emergere all'interno
Ma si dice anche che 16 e no, non mi sono sbagliato, 16 imprese (fonte libro bianco assocomunicazione) investono il 20% degli investimenti totali italiani mentre tutto il resto di imprese non ha, in pratica, conoscenza, strategie, e di conseguenza accesso alla rete come risorsa vera.
Riporto il mio commento al post di Maurizio e il primo post che ho scritto riguardo al forum IAB 08.
"Strategie strategie strategie!!! e non episodiche apparizioni senza programmazioni di lungo termine.
Ma saprattutto -ricordiamoci- strategie improntate sul consumatore.
Perché -per tagliare la testa al toro- sia chiaro che in Italia c'è questa confusione con i new media e le professioni che ci girano attorno perchè manca totalmente la cultura verso il cliente.
Quindi visto che le strategie di comunicazione o hanno questa cultura come substrato o niente, è da qui che dovremmo partire per analizzare a fondo la questione.
In altri termini è inutile un blog "slegato" dall'impresa così come lo sono stati i siti, anche per grandi realtà imprenditoriali, quando non hanno saputo creare vere strategie di comunicazione e Customer satisfation.
Questi strumenti non servono, non sono serviti e non serviranno, come non servono le Content Management system e tutto il resto di "attrezzi", se non si crederà al rapporto e alla cultura di servizio e al rispetto verso il conumatore cercando (solo a quel punto) i migliori strumenti per ottenerlo.

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